Aggiungere sali all'acqua destinata al consumo umano non è così banale come potrebbe sembrare.
Non tutti i sali hanno la stessa solubilità, ossia capacità di scioglersi nell'acqua. Non tutti i sali hanno la stessa velocità di soluzione. Inoltre alcune sostanze possono inibire (impedire) la soluzione di questo o quell'altro sale.
Le tecniche per aggiungere sali all'acqua possono essere diverse.
1) utilizzare un pompa dosatrice che aggiunge all'acqua fluente una soluzione predefinita prelevandola da un serbatoio con concentrazione elevata
2) utilizzare un venturi che preleva da una soluzione a concentrazione elevata una quota al passaggio
3) utilizzare il passaggio dell'acqua su un letto di minerali ricco di sostanze da cedere all'acqua stessa
Per la scelta o meno del tipo di soluzione devono essere tenuto in conto parecchi aspetti:
- il grado di precisione nella concentrazione di sali voluta
- la costanza nel tempo della concentrazione salina
- il costo dell'apparecchiatura
- i rischi di inquinamento batterico.
Il secondo sistema che utilizza un sistema venturi è influenzato da fattori legati ad un possibile regime transitorio della portata e quindi la composizione dell'acqua arricchita di sali non è detto che sia costante.
I nostri dubbi sulle cartucce dei remineralizzazione in line
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Remineralizzatore |
Ipotizziamo un impianto ad osmosi inversa a produzione diretta, che sta fermo tutta la notte. L'acqua al suo interno si arricchirà di sali in maniera decisamente superiore all'acqua che transita con un tempo di contatto limitato a qualche decina di secondi. La quantità di sali ceduta all'acqua è quindi fortemente influenzata dal fattore tempo di contatto.
L'acqua prodotta da un impianto ad osmosi inversa può avere il pH più o meno basso, in funzione dell'acqua di partenza. Se nell'acqua a monte dell'impianto vi è parecchia CO2 sotto forma di acido carbonico è normale che il pH sia basso - anche sotto il 5 -. Anche in questo caso il rilascio dei sali è quindi legato alle diverse situazioni e non si riesce a governare.
Il problema della carica batterica
A ciò va aggiunto che l'acqua che rimane ferma all'interno del filtro in linea remineralizzatore è priva di qualsiasi protezione contro l'eventuale sviluppo di carica batterica. Se la cartuccia non ha un riempimento omogeneo, o non è completo si possono formare come nei filtri GAC delle zone di morta dove l'acqua ristagna con i problemi ben noti.Abbiamo visto cartucce di remineralizzazione con sfere di ceramica ricche di sali d'argento, ma la nostra esperienza su questo tipo di soluzione antibatterica, ci lascia perplessi
La cartuccia reminealizzazione in linea è nata ed ha senso negli impianti ad osmosi con accumulo perché l'eventuale effetto del regime transitorio, ossia di fermo macchine che genera acqua più ricca di sali viene mitigato e compesato dal serbatoio di accumulo che rende omogeneo il tenore salino. Il rischio di carica batterica viene annullato dalla presenza del debatterizzatore UV che garantisce la sterilità dell'acqua in uscita