ADDOLCITORI a ROMA :
quando e perchè è necessario
Nell'acqua di rete a causa della presenza dei
bicarbonati di calcio e magnesio si possono formare precipitazione di sali e la
formazione di incrostazioni.
Tali fenomeni sono dovuti alla separazione dei
bicarbonati di Calcio e Magnesio
Ca(HCO3)2 < > CaCO3 + CO2 + H2O
bicarbonato di calcio carbonato di calcio
anidride carbonica acqua
la formula sopra descritta già a basse
temperature innesca il processo di separazione e la formazione dei sali poco
solubili nell'acqua con la conseguente formazione di incrostazioni denominate
calcare.
L'acqua in base alle quantità dei sali in essa contenuta si definisce piu' o
meno dura.
Per determinare la durezza dell'acqua la quantità dei sali che provocano il
calcare, si utilizza come unità di misura il grado francese Frº, esistono anche
altre unità di misura per i sali di calcio e magnesio, ma sono utili per
circostanze che normalmente nel trattamento dell'acqua a livello domestico non
hanno rilevanza.
1 Frº corrisponde a 10 ppm di calcio
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Magazzino addolcitori Roma |
Tabella durezza dell'acqua in base ai gradi
Francesi
• fino a 4°f: molto dolci
• da 4°f a 8°f: dolci
• da 8°f a 12°f: medio-dure
• da 12°f a 18°f: discretamente dure
• da 18°f a 30°f: dure
•
oltre 30°f: molto dure.
Esistono in commercio vari sistemi per la misurazione dei °F, il piu'
utilizzato e anche molto affidabile è il sistema colorimetrico. Visitate il
sito www.gwsonline.it nella
sezione strumenti di misura (per il Lazio nel nostro maga
zzino a Roma via Michele Migliarini
16b sono disponibili).
Metodi di addolcimento
Con addolcimento si intende la riduzione del
livello di sali di calcio e magnesio nell'acqua.
Il metodo piu' diffuso e sicuro è il sistema con le resine scambiatrici
ioniche. Esistono anche altri tipi di sistemi per il trattamento dell'acqua
dura.
Alcuni
sono dei sistemi che inibiscono la formazione del calcare, i sali di calcio
rimangono sempre nelle stesse quantità nell'acqua. Di questo genere abbiamo generalmente due
tipi i sistemi: dosatori di polifosfati
e sistemi a magneti. Sono due sistemi
che danno dei risultati molto differenti dagli addolcitori a resina. Il sistema con dosatore di polifosfato puo' pero' essere molto utile, se ben
utilizzato e dosato,in situazioni di piccoli spazi o dove si utilizza solo acqua calda. Il sistema con magneti, ha uno scarso
risultato. L'effetto quando funziona è
temporaneo; molto spesso poi ci si lascia inflenzare del buon funzionamento
solo da un aspetto suggestivo/emozionale dato dalla vendita che viene fatta del
prodotto.
Gli addolcitori per mezzo delle resine scambiatrici trattengono i sali di
calcio e magnesio. Il principio si base sul rilascio di ioni di sodio da parte
delle resine con il trattenimento di sali di calcio e magnesio. Quando le
resine hanno finito la quantità di sodio presente si definisce il sistema
saturo ed è necessario rigenerare le resine con una soluzione satura di sodio
(salamoia).
Gli addolcitori
Gli addolcitori sono apparecchi per il
trattamento dell'acqua che devono seguire D.Lgs. 02-02-2001 n. 31. Acque
destinate al consumo umano e il D.M. 7 febbraio 2012, n. 25 . Linee Guida
E' importante precisare che gli apparecchi devono essere descritti e venduti
secondo lo specifico lavoro che fanno. Non si possono chiamare genericamente
depuratori.
L'addolcitore generalmente è composto da un
contenitore cilindrico, chiamato comunemente bombola, in cui sono contenute le
resine a scambio ionico, l'acqua segue un percorso al suo interno venendo a
contatto con le resine lungo tutto il letto filtrante. Sopra la bombola è posto
generalmente il sistema di comando, testata, per il controllo di tutte le
funzioni dell'addolcitore. Il tino del sale è il contenitore in cui si forma la
salamoia, puo' essere separato dalla bombola con le resine doppio corpo oppure
inglobato in un unico contenitore chiamato comunemente cabinato.
Funzionamento
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Schema addolcitore |
L'acqua entra nell'addolcitore e, con un
percorso obbligato, attraversa tutte le resine contenute nella bombola, la
testata ne regola il flusso e quando il sistema è saturo procede
alla fase della rigenerazione. La testata generalmente opera in quattro fasi.
Nella prima esegue un lavaggio del letto di resine per l'eliminazione di
eventuali sedimenti che si sono accumulati, l'addolcitore ha bisogno quindi di
un collegamento per uno scarico in cui fare confluire l'acqua dei vari
processi. Nella seconda fase l'addolcitore inizia una lenta aspirazione della
salamoia (generalmente min 30 min) , contenuta nel tino, e la fa confluire
nella bombola per poi farla uscire sempre attraverso il tubo di scarico. Nella
terza fase l'addolcitore esegue un lavaggio delle resine dal contenuto
eccessivo di sale. Nella quarta fase la testata riempe il tino di acqua per la
formazione di una nuova salamoia.
Il processo sopra descritto è la sequenza base che di solito si usa negli
addolcitori. Oggi gli apparecchi si sono evoluti e permettono i lavaggi su piu'
fasi, addirittura sino a 9.
Calcolo e dimensionamento dell'addolcitore
I parametri base per il calcolo
dell'addolcitore sono:
-Durezza dell'acqua espressa in Fº (gradi
francesi)
-Consumo di acqua giornaliero
Generalmente l'addolcitore deve essere
dimensionato per un ambiente domestico con una capacità per durare almeno per
piu' di un giorno, dai 2 ai 4 gg. Questo per far si che le resine non vengano
lavate troppo frequentemente e nel tempo perdano la loro capacità di
scambio e anche per non far aumentare i consumi di acqua dovuti ai
frequenti lavaggi.
Generalmente la regola base per il
dimensionamento dell'addolcitore è la seguente (le formule possono differire
in base alle diverse scuole di pensiero, ma il concetto di base è sempre lo
stesso):
consumo acqua giornaliero 150 lt a persona (es
4 pers x 150 = 600 lt/gg)
Fº durezza acqua (es 28 Fº acqua di Roma)
Capacità ciclica resina comune per addolcitore 1 lt resina 5000 lt/ Fº
numero di giorni prima della rigenerazione 4
4 gg x 600 lt = 2400 lt
2400 lt x 28 Fº = 67200
67200 : 5000 = 13,400 lt/resina ( volume di resine necessario +/-)
in base a questo dato si puo' andare a
scegliere un addolcitore con un volume di resine simile e poi si possono confrontare
i dati tecnici dell'addolcitore scelto con le esigenze del posto e dell'acqua
da trattare.
Altri parametri entrano in gioco nella
determinazione della scelta dell'addolcitore e sono per esempio la portata
massima di punta di acqua richiesta o la portata media, come anche la
pressione e le perdite di carico. Sono tutti parametri che vanno studiati e
valutati attentamente nella scelta dell'addolcitore. Molto spesso ci si
sofferma solo sul volume di resine dell'addolcitore da scegliere senza tenere
conto degli altri parametri che vanno ad influire sulla buona resa
dell'apparecchio.
Sale
per addolcitori
Presso la sede di Roma in via Michele
Migliarini, forniamo anche il sale per gli addolcitori. Abbiamo vari tipi di sale: sale in
pastiglioni minerale, sale in pastiglioni iperpuro.
Presso il nostro centro a Roma Via Michele
Migliarini 16 b forniamo tutte le informazioni per i professionisti che
abbiano bisogno di installare un addolcitore. Presso il negozio potete trovare
i vari tipi di addolcitori per quanto riguarda le utenze domestiche in genere.
La GWS organizza per i professionsiti del
settore corsi tecnici per il dimensionamento e le corrette procedure per
l'installazione delgi addolcitori.
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Settembre:Addolcitore
• Caratteristiche principali e funzionamento dell'addolcitore
• Dimensionamento dell'addolcitore
• Installazione dell'addolcitore
• Risoluzione problemi degli addolcitori
•
Norme e leggi di riferimento
sull'addolcimento
•
Manuale delle piu' comuni valvole
per addolcimento
La giornata si articola su due sessioni, al mattino dalle 9.30 alle
12.30, al pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00, pausa pranzo presso locale.
Chiediamo di contribuire alle spese per il pranzo, nella misura di 20 €
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Vi chiediamo di inviare via mail vostra adesione all'indirizzo:
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dell'acqua