Il tema del trattamento dell'acqua potabile tramite l'osmosi inversa, filtrazione con carboni attivi ed altro. Esperienze sul campo, tecnologie, curiosità, prodotti innovativi, manutenzione ed assistenza. Osmosi inversa a produzione diretta.
Tutti gli impianti di trattamento acqua potabile hanno bisogno di una regolare manutenzione. Siano ad osmossi inversa, o microfiltrazione o altro ancora fondamentale per mantenere in efficienza l'impianto procedere a regolare pulizia e cambio delle parti di consumo. I tempi sono dati dalla casa costruttrice che indica i termini e i modi per procedere alla manutenzione programmata. Esiste una circolare del Ministero della Salute che obbliga le ditte di vendita o i costruttori ad indicare sul manuale e sulle confezioni la necessità di provvedere alla manutenzione. L'acqua senza cloro è più buona e piacevole da bersi. Il cloro ha la funzione di impedire lo sviluppo della carica batterica. Rimuoverlo ha senso solo se la qualità del filtro è buona, e soprattutto se a cadenza regolare di procede a sanificare l'impianto. La manutenzione programmata ha costi ben definiti.
NON siamo d'accordo con le politiche "commerciali" di parecchie ditte che addossano alla manutenzione cose inesistenti. ( chi regala l'impianto e si fa pagare la manutenzione ad esempio, oppure chi fornisce garanzia a patto di contratti di manutenzione esosi... )
L'assistenza sugli impianti per il trattamento dell'acqua potabile è ben altra cosa. A prima vista possono sembrare la stessa cosa, ma così non è. L'assistenza interviene quando c' è un problema, perdita d'acqua o guasto dell'impianto. A seconda della tipologia di cliente deve intervenire con rapidità. Un ristorante non può aspettare giorni, ha i clienti che premono. Un privato se per giorni non beve acqua trattata non muore. L'assistenza ha costi decisamente diversi dalla manutenzione programata. Un tecnico deve poter intervenire 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il costo diventa elevato. Le aziende serie spalmano questo costo sulla manutenzione programmata, il cui prezzo copre l'eventuale manutenzione straordinaria. Se si dovesse far pagare al cliente una uscita d'emergenza il prezzo sarebbe folle.
Erogatore acqua in casa e nella ristorazione, alcune riflessioni
Una deformazione professionale del mondo mercantile vuole a tutti i costi conoscere il prezzo, senza dare troppa importanza alle caratteristiche dell'oggetto o servizio.
"Quanto costa un erogatore acqua per casa?"
E' una domanda ricorrente che ha poco senso, per poter rispondere in maniera adeguata serve definire il più possibile il tipo di erogatore e del servizio associato. Facendo un rapido giro su internet con la parola chiave erogatore acqua casa, escono una quantità infinita di proposte, alcune con il prezzo altre solo infomrative o che tendono ad emeozionare il possibile cliente e spingerlo a contattare la ditta in questione.
serve un osmosi ?
Il primo aspetto fondamentale e verificare a quale esigenza l'erogatore risponde, e se le sue caratteristiche sono conformi ai desiderata richiesti. Bisogna sempre accertarsi che il tipo di trattamento sia compatibile con l'acqua erogata dal comune. Se l'acqua è già leggera o molto leggera è sicuramente sconsigliato l'utilizzo di un impianto ad osmosi innversa, oppure al contrario se l'acqua è molto dura l'osmosi può essere una soluzione.
acqua fredda e frizzante ?
Il secondo aspetto è verificare la qualità del prodotto che si desidera acquistare. Poichè non siamo tutti tecnici del settore, è importante seguire alcuni consigli pratici semplici ma efficaci. Verificare se la comunicazione è tecnica o emotiva, se sono definiti i parametri di efficacia dell'impianto. Verificare la presenza dei riferimenti normativi, Dm 174 e Dm 25
Il terzo aspetto da seguire è la verifica della solidità e dei requisiti della ditta che vi propone l'erogatore d'acqua potabile. Il nostro settore è attraversato da meteore che durano uno o due anni, vendono e spariscono, con questo non vogliamo escludere nuovi soggetti che entrano nel settore, ma una certa cautela è d'obbligo. Verificate se l'azienda che vi propone gli impianti sia dotata o meno di un adeguato servizio tecnico.
Il tema della manutenzione periodica: è fondamentale Deve essere fatta con regolarità e in maniera adeguata. Alcuni impianti sono progettati per poterla fare eseguire in maniera semplice all'utente finale, altri necessitano l'intervento di un tecnico specializzato
In fase di acquisto è quindi bene ponderare tutte queste domande per poi passare al prezzo
Per il settore della Ristorazione dobbiamo aggiungere altre considerazioni. Non solo deve essere di qualità l'impianto, adeguata l'assistenza, ma precisa anche la comunicazione alla clientela finale.
Volutamente non affiggiamo numeri che possono essere poco significativi se non associati ad una offerta precisa. Vi invitiamo a contattare nella vostra zona aziende qualificate, ad esempio gli Associati AMITAP, oppure a contattarci direttamente per fornirvi nominativi di aziende presenti sul vostro territorio
Sono annicheassistiamo aldibattitosemprepiù accesosul tema della “privatizzazione” dell’acqua.Tra pocosiamo chiamati alreferendumelaconfusione sul tema regna sovrana.
Di fatto, a sentire i discorsi della moltitudine, a destra e a manca,regnaun sordosentimento di parteche proponedi fatto la stessacosa,senza avereil coraggiodi dirla.
La parola acqua pubblica è assaiambigua.Nonsi capisce cosa sia questarivendicazione
Chiariamo subitoche una cosa è il possesso edun’altra la proprietà.Nel casodi possessouna gestione d’impresapuò ricavare un profitto dallagestione dellastruttura industriale peril servizio reso eper la mercevendutain questo caso l’acqua.Nel secondocaso laproprietàassicura aldetentoreuna rendita.Rendita differenzialerispetto alla risorsa con ilpiù alto costo di gestione.
Il fatto che l'azienda sia pubblica, ossia con il capitale di impresa in mano alla pubblica amministrazione non modifica i rapporti di produzione, che vedono capitale investito e profitto aziendale. ( se poi le perdite devono essere nascoste ( nelle pieghe del bilancio più ampio del Comune o dello Stato) è quindi apparire non più come azienda ma come pubblico servizio è un gioco di prestigio tipico dell'ideologia nostrana.
Gli scenari chesi prospettano potrebberoessereacquadi proprietàepossessopubblico, di proprietàpubblica edi possessoprivatooppure di proprietà e possessoprivato.
Il primo scenario è quelloche attualmente nel nostro Paese è più radicato,anchese in forte cambiamento.La leggeGalli del 94ha imposto una rapida accelerazione diunastruttura molto parcellizzata creandogli AmbitiTerritorialiOttimali, ( ATO )ossiauna gestione locale che obbligava i piccoli consorzi o acquedotti a fondersio ad essere assorbiti per dare vitaastruttureuniche,con evidenti vantaggiorganizzativi.
Questa leggediesproprioimprenditoriale,fu condita con le classicheparole vuote all’italiananel preambolosi legge : “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.”.
Questa leggefunecessariada una parte permigliorare l’efficienza delservizio, ma soprattuttoperdifenderela gestione degli acquedottidalle mire diaziendeestere strutturate nelsettore.
Ildecreto Ronchiportail secondo colpo di accelerazione imponendo lo scioglimento degli ATO a conduzione pubblicae l’apertura dellagestioni ai privati con modalità transitorie varie.
Di fattosi pone, o meglio si imponela questione del possesso privato dellarete acquedottistica.LaMerce“servizio acqua” non viene più gestitoda un ente pubblico, ma passasotto il controllo privato.
Lo Stato e lesue amministrazioni localihannocomunque la proprietàdell’acquaintesa non come merce ma come proprietà e quindi rendita fondiaria.
Il vespaio sollevato è notevolee toccagliintressidi una moltitudine disoggetti,cittadini, imprese(municipalizzate, private, miste ) , amministrazioni, azionisti,imprese estere, imprese che dipendono dal servizio idrico.Nellagrande confusione che regna, ildibattitosiferma solo alla questione Sio No,il chein asenza di prospettive e diuna visione chiara rischiadiandare adannodelcittadino e di chi sgobba per sbarcare il lunario.
Laparolad’ordine “l’acqua non è una merce”, comprensibile,è comunque impropria.
Larivendicazionepretenderebbeche alcuni servizinonfosserosoggetti alle regoledel mercato efosse lo Stato afarsi caricodello sviluppoedel mantenimentodi quel servizio.Scuole, ospedali, infrastrutturestradali etc...
Il modo di produzionecapitalistico sempre più affamato di impresa e di profitto ha sfondato porte un tempo chiuse dagli stessi fondatori del regime capitalistico. Quando la nostra società si affermo contro il mondo feudale creò volutamente delle zone in cui l'impresa non poteva entrare. L'ordine dei medici ne è un esempio ( oggi ormai semidistrutto ). Un malato veniva curato e basta, senza la pretesa di ricavare un profitto dalla sua malattia. Per questo il medico aveva una tariffa stabilita dall'ordine che gli permetteva di avere una degna esistenza senza rincorrere il profitto. Oggi purtroppo non è più così.
La distribuzione dell’acqua potabile è un servizioche per la sua creazioneha necessitato di unforteintervento statale,poche sono le eccezionidi acquedottirealizzatiinteramente con capitale privato. Come per le ferrovie, fu lo Stato e le sue Amministrazioni che intervennero con capitale di impresa e disciplina di mercato per rendere questa grandiosa opera pubblica. La nascente borghesia e il suo Stato si fecero carico del progresso sociale.
Oggi lo Stato è esangue, non tanto per sceltadi colore politico, ma perchè l’economia nel suoinsiemestenta da decenni aprogredire con incrementi che possano garantirerisorse per le infrastutture che solo uno Stato Centralizzato può fare.In questasituazione economica, di fortedebolezzasipassa araschiare il fondo enello stessotempo sicercano ledifese contro ingressidi capitale estero non gradito.
Perchè il capitaleestero non è gradito ?
Perchèilserviziodi distribuzione dell’acqua, è per sua natura in regime di monopolioe quindicome tuttii monopoli genera dei sovraprofitti,in quantoal valore della merce si aggiunge un prezzolegato all’assenzadellaconcorrenza.Questisovraprofitti, altro non sono che unaquotadi valoresottratti adaltriprofitti.
Esempio banale, la mia aziendaa fine annohaun profittomedio del 5%senonfosseche sono obbligato a prendere l’acqua dall’unicofornitore esistenteche ha aumentato il prezzodellamerce acquae quindi il mio profitto scende al 4%, l’1% se l’è pappato luisenza che io potessifar nulla.
Aleggerequanto scriviamosi potrebbequindi pensare che siamo favorevoli all’acqua “pubblica”in quantoil sovraprofitto andrebbecomunque nelle tasche dellacittadinanza.Nutriamoforti dubbi sulla moralità di destra esinistra sullagestione dellacosa pubblica espressionedi una borghesiasenilee putridache nonha il coraggio di farsi caricodelbene collettivo.
Invece di rivendicare un ritorno al passato, ormai sepolto dalla voracità del capitale che cannibalizza i suoi figli migliori, si potrebbe cominciare a pensare ad un mondo senza merci.
Il rapporto tra Acqua e corpo umano è complesso e dipende da tanti fattori, basta vedere quanto sopra. Tutti coloro che ipotizzano un'acqua ideale per il corpo umano hanno piu' dimestichezza con la scienza medica. Ogni individuo ha bisogno dell'acqua appropriata per il suo corpo umano. Chi suda parecchio deve reintegrare l'acqua persa e nello stesso tempo favorire lo smaltimento delle tossine. Un'azione diuretica è quindi indicata. Quindi bisognerebbe bere un'acqua leggera.... I soggetti a rischio di osteoporosi dovrebbero stare alla larga da acque ultraleggere, in quanto facilitano l'insorgenza di questa patologia.
Bere acqua senza sostanze inquianti è una ovvietà ma è pur sempre vera, bere a sufficienza è un'altra ovvietà ma sempre vera, per completare la terna aggiungo che bere acqua piacevole senza cloro e gusti strani fa bene alla vità.